OSTERIA MALEDETTI TOSCANI

VINI ROSSI ANTINORI
Vini toscani selezionati con cura per accompagnare i piatti della tradizione e vini da meditazione. I PREZZI SI RIFERISCONO ALLA CORRENTE ANNATA. CHIEDERE ALL'OSTE LA DISPONIBILIITA' ED I COSTI RELATIVI ALLE ANNATE PRECEDENTI

VINI BIANCHI ANTINORI
Vini bianchi fermi per accompagnare piatti delicati o per un fine pasto conviviale

VINI ROSSI ORNELLAIA
Una cantina mitica , alla quale va il merito di aver scritto la storia di Bolgheri. Un vigneto Antinori successivamente ceduto dapprima al grande produttore californiano Robert Mondavi ed in seguito al Marchese Frescobaldi.
Una produzione con una filosofia ben chiara: la qualità senza mezzi termini o scorciatoie.
Durante la vendemmia vengono selezionati solo i migliori grappoli e lavorati in cantina in maniera separata, in base al cru di provenienza. Un anno di riposo in botte ed in seguito la composizione del blend, tutto volto ad esaltare ogni più piccola sfumatura del terroir ed a valorizzare ogni singola annata.

VINI ROSSI TENUTA SAN GUIDO
La tenuta prende il nome da San Guido della Gheradesca del XII secolo. Situata sulla costa etrusca tra Livorno e Grosseto nella Maremma di Giosuè Carducci,tra mare e colline.racchiude tre tesori: il SASSICAIA, LA RAZZA DORMELLO OLGIATA nei cavalli puro sangue ed il RIFUGIO FAUNISTICO PADULE DI BOLGHERI. Noi parleremo di vino, uno dei vini più rinomati al mondo.

TENUTA GRILLESINO
GRILLESINO
Situata nel comune di Magliano in Toscana (GR) il Grillesino nasce nel 1999 dal desiderio di Giancarlo e Saverio Notari di produrre un vino potendone gestire ogni fase produttiva. Con vigneti in gran parte appartenenti alla zona della DOCG Morellino di Scansano, l’Azienda raggiunge oggi un’estensione di 42 ettari tutti coltivati a cordone speronato con una densita? di impianto di 6000 ceppi per ettaro. Dal 2000 al 2002 sono state piantate, per un totale di 18 ha, le varieta? Sangiovese e Cabernet Sauvignon che al Grillesino si esprimono con grande complessita? e ricchezza di profumi. I cloni piantati sono stati selezionati con la collaborazione dell’ Universita? di Agraria di Firenze e dell’ l’Institut d’Oenologie de Bordeaux; collaborazione che ha portato anche all’individuazione del clone Cabernet- Margaux, utilizzato per il nostro Ceccante.
Nel 2004 sono stati ultimati i lavori di ampliamento e ristrutturazione della cantina e nello stesso anno sono stati acquisiti 17 ettari per la produzione di Vermentino. Completano la proprieta? due piccole vigne coltivate a Pinot Blanc e Viognier.
I vini sono vinificati con moderne tecnologie e subiscono trattamenti di filtrazione molto leggeri affinche? la tipicita? sia una delle loro maggiori caratteristiche.

TENUTA BISERNO
La Tenuta di Biserno è stata scoperta da Lodovico Antinori nel 1995. Inizialmente, egli pensò di integrare questi terreni nell’Ornellaia, ma ben presto si rese conto che, considerando la geologia e le grandi dimensioni del terreno, Tenuta di Biserno, richiedeva un progetto separato, di conseguenza, Lodovico Antinori, con il fratello Piero e il proprietario del terreno Umberto Mannoni, decise di dare vita alla Tenuta di Biserno. La tenuta si trova in Alta Maremma e confina a nord ed a sud con il più famoso villaggio di Bolgheri. L’elemento unico di questa tenuta è la vigna chiamata Bellaria, che nell’esposizione a sud è parte del conglomerato di Bolgheri mentre l’esposizione a nord fa parte di Biserno, tra cui il famoso vigneto Lodovico che è formato da 6 ha (14 acri), di straordinario terroir, considerato dalla maggioranza degli esperti il miglior terroir di questa grande area. Sono stati piantati principalmente cabernet franc ed in piccola parte cabernet sauvignon.

TENUTA LA FIORITA
Dopo la sua fondazione all’inizio degli anni ‘90, La Fiorita si è sempre impegnata nella ricerca della miglior complessità aromatica del suo Brunello, dando voce all’armonia e alla magia dei diversi terroirs, dei microclimi e del Sangiovese, il grande protagonista di Montalcino.
Nel 2011 con l’arrivo di Natalie Oliveros, l’azienda si è orientata verso una viticoltura biologica per la quale è stata ottenuta la certificazione nel 2019. Insieme al socio Louis Camilleri, Natalie si appresta ingrandire l’azienda: infatti vengono acquisiti nuovi vigneti e nel 2018 sono iniziati i lavori per la costruzione di una nuova cantina di vinificazione e di invecchiamento che si erge sul sito originario de La Fiorita.

TENUTA COTTARELLA
Il legame tra Famiglia Cotarella e il mondo del vino ha origine negli anni Sessanta, quando Antonio e Domenico Cotarella, viticoltori a Monterubiaglio, realizzano la prima cantina per la produzione in proprio di vino.

SARAJA ROSSO
“La Sardegna è generosa, ma la devi volere fortemente. Devi imparare da lei le regole della terra, la storia di queste vigne. Solo così impari il vino.
“I vini Sa Raja esprimono la terra, la sua fisicità forte e determinata. Raccontano la storia, il significato delle tradizioni, il rispetto. La loro beva coincide con il territorio, ne dipinge l’anima.”

SARAJA BIANCO
“Siamo arrivati qui all’alba di un mare profondamente sardo. Guidati dal giallo dell’Elicriso, riconosciamo sentieri, spiagge, boschi. Il suo profumo è tutt’uno con il territorio. Così il nostro sogno inizia.”

TENUTA MASTROJANNI
È dal 1975 che Mastrojanni scrive storia con i suoi vini collezionando premi in tutto il mondo.
E in quegli anni, a iniziare un’avventura vitivinicola a Montalcino, erano veramente in pochi.
Oggi, grazie ad un terroir eccezionale e a uomini che in esso hanno creduto per decenni, Mastrojanni è una delle aziende di Brunello di Montalcino più rispettate dai conoscitori.
Questi luoghi sono stati poco popolati e poco coltivati per tutta la storia dell’umanità: la terra è quindi vergine, pulita, priva di qualsiasi inquinante che, per mano dell’uomo, l’abbia potuta deturpare.
In questa terra nel 1975 l’avvocato Gabriele Mastrojanni comprò i poderi San Pio e Loreto e decise di piantare le prime vigne che in parte ancora oggi producono i nostri vini.

VINI ROSSI FRANCESI
Una selezione di vini francesi particolare. Perchè vini francesi in un'osteria toscana che tratta solo vini toscani? Perchè i vitigni della nostra terra hanno origine dalla Francia e ben si accompagnano ai nostri piatti importanti

BOLLICINE CANTINA TENUTA COL DEI SALICI
In una carta dei vini che si rispetti, non possono mancare le bollicine italiane. Abbiamo selezionato per voi alcuni dei migliori prosecchi per accompagnare i vostri piatti, tra i quali la cantina COL DEI SALICI
L’azienda Col de’ Salici nasce nel 1997 grazie al solido lavoro di squadra ed allo stretto legame instaurato tra la famiglia Notari e la società Marchesi Antinori s.r.l.. La famiglia Notari è da sempre legata al mondo del vino: nel dopoguerra, più precisamente alla fine del 1945, Vannuccio Notari decise di aprire il proprio negozio di rivendita di vino sfuso nel cuore di Firenze. Suo figlio Giancarlo iniziò il proprio percorso lavorativo nelle Cantine Antinori, a stretto contatto con il Marchese Piero, responsabile negli anni ’70 e ’80 di una rivoluzione culturale che fece della Toscana il punto di riferimento per la viticoltura italiana di qualità. Il figlio di Giancarlo intanto, Saverio, incominciò ad avvicinarsi al mondo dell’enologia, terminando i propri studi nel 1988, confermando, di generazione in generazione, l’amore della famiglia per l’agricoltura. Il 1997 è l’anno di svolta per i Notari, che decidono di fondare, con il supporto proprio del Marchese Piero Antinori in prima persona, la Compagnia del Vino, società produttrice e distributrice di vini che incarnano la visione di Giancarlo e Saverio. Da allora le tappe dello sviluppo sono serrate, e vedono la creazione di diversi marchi: vengono acquistati Col de’ Salici e Il Grillesino, a cui si affiancano altre importanti cantine straniere distribuite sul territorio italiano, come Pol Roger e Famille Hugel. Col de’ Salici in particolare rappresenta il primo progetto a cui si dedica Giancarlo, in anni in cui il Prosecco non aveva sicuramente la notorietà di cui può fregiarsi oggigiorno. Giancarlo però seppe da subito intuirne le potenzialità, e, selezionando le migliori uve di glera ricomprese all’interno della DOC Prosecco e DOCG Valdobbiadene, iniziò a dare vita a bottiglie degne di nota. Oggi la produzione si incentra su sei etichette, tutte millesimate, tra i quali spiccano l’Extra Dry, il Brut e il Rosé dei Salici.

BOLLICINE TENUTA FERRARI
Il mito Ferrari nasce da un uomo, Giulio Ferrari, e dal suo sogno di creare in Trentino un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi.
È un pioniere: è lui che per primo intuisce la straordinaria vocazione della sua terra, lui che per primo diffonde lo Chardonnay in Italia.
Comincia a produrre poche selezionatissime bottiglie, con un culto ossessivo per la qualitàNon avendo figli, Giulio Ferrari cerca un successore a cui affidare il suo sogno.
Fra i tanti pretendenti sceglie Bruno Lunelli, titolare di un’enoteca a Trento. Grazie alla passione e al talento imprenditoriale, Bruno Lunelli riesce a incrementare la produzione senza mai scendere a compromessi con la qualitàBruno Lunelli trasmette la passione ai suoi figli: sotto la guida di Franco, Gino e Mauro, Ferrari diventa leader in Italia
e il brindisi italiano
per eccellenza.
In questi anni vedono la luce alcune delle etichette destinate a entrare nella storia: sono il Ferrari Rosé, il Ferrari Perlé e il Giulio Ferrari Riserva del FondatoreLa terza generazione della famiglia Lunelli mantiene vivo il sogno Ferrari.
Marcello, Matteo, Camilla e Alessandro guidano l’azienda insieme a un team straordinario con l’obiettivo di innovare nel solco della tradizione, portando Ferrari nel mondo quale ambasciatore dell’Arte di Vivere Italiana.

CHAMPAGNE FRANCESI TENUTA TATTINGER
Taittinger è una tra le più celebri e importanti maison dello Champagne, il cui marchio nacque nel 1932 con l’acquisizione della tenuta da parte di Pierre Taittinger. Pierre, appassionato di gastronomia e dalla bollicine, venne a conoscenza delle terre mentre serviva l’esercito francese come primo ufficiale di cavalleria durante la grande guerra. Si innamorò follemente della proprietà e dei suoi meravigliosi vigneti, al punto che decise di comprarla ed investire tutto se stesso nella produzione di bollicine di qualità. La maison Taittinger dal 2006 è guidata dalla terza generazione, con a capo Pierre-Emmanuel e i suoi figli Clovis e Vitalie, e sorge nei pressi della città di Reims sulle rovine dell’abbazia Saint Nicase, risalente al XIII secolo. La lunga tradizione, l’impegno costante della famiglia, la gloriosa storia del passato e la continua ricerca dell’eccellenza ha portato la Taittinger maison tra le più grandi e storiche Champagne House, consacrandola come un punto di riferimento della regione tramite una produzione impeccabile e apprezzata in tutto il mondo.
Una delle più autentiche particolarità della casa sono le storiche cantine sotterranee, costruite da cave di calcare dell’epoca gallo-romanica, dove i vini riposano a lungo sui propri lieviti. Tutti i processi di vinificazione e maturazione sono seguiti dal grande chef de cave Loic Dupontil, a servizio della maison da circa 30 anni, che assembla con esperienza le migliori cuvée per dare origine alle grandi bollicine. Le uve provengono dai 288 ettari di proprietà, suddivisi in 34 cru, popolati da viti di Pinot Noir (48%), Pinot Meunier (15%) e Chardonnay (37%), Quest’ultima varietà è il simbolo distintivo delle cuvée, al punto che entra nell’assemblaggio del tanto apprezzato Comtes de Champagne.
Gli Champagne Taittinger sono simbolo di classe, prestigio e lusso e incarnano la lunga tradizione familiare con un accento moderno, volto all’espressione più pura del terroir di origine. Una linea con edizioni limitate, millesimi e riserve, che entra di diritto nell’élite dei grandi Champagne!

CHAMPAGNE TENUTA PERRIER JOULET
Due secoli di tradizioni costituiscono un prezioso bagaglio, rappresentato da un vero e proprio savoir-faire artigianale che viene trasmesso di generazione in generazione dal 1811. È proprio in questa data che i coniugi Pierre-Nicolas Perrier e Adèle Jouët fondarono la Maison Perrier-Jouët, che conta oggi 65 ettari vitati, quasi totalmente classificati ai vertici della scala dei Grand Cru. Pioniera nell’ambito della tracciabilità e della lotta alla contraffazione, la Maison Perrier-Jouët è stata la prima cantina a far figurare l’annata sulle proprie bottiglie millesimate.
Tra i filari, scelte attente e lungimiranti sono tutte volte a ottenere uve pregiate ed eccellenti, e i frutti raccolti nei cinque principali cru di quello che è definito come il “triangolo magico della Champagne” - composto da Cramant, Avize, Mailly, Aÿ e Dizy - sono presenti puntualmente in tutte quelle che sono le cuvée della maison. Grappoli di chardonnay dai profumi generosi e aromatici, poi di pinot nero, freschi e delicati, e infine di pinot meunier, anch’essi generosi e fruttati, sono lavorati in cantina senza cercare scorciatoie, perseguendo il massimo livello qualitativo senza mai scendere a compromessi.
Dal “Grand Brut” al “Blason Rosé”, fino ai millesimati “Belle Epoque”, producendo Champagne puntualmente contraddistinti dallo stile raffinato, intenso e ricercato, l’azienda propone una gamma di etichette dalle caratteristiche inconfondibili, connotate da una persistenza aromatica ampia ed elegante. Il tutto è frutto di conoscenze trasmesse nel tempo e nel silenzio delle cantine, dove gli chef de cave hanno coltivato e accresciuto un importante know-how che, come se non bastasse, è spesso arricchito e impreziosito da artisti di fama internazionale i quali, a partire dal 1902, decorano con le loro opere le bottiglie che conservano le cuvée più importanti della maison, quasi a celebrare la degustazione dello Champagne in una sorta di connubio che unisce arte, poesia e bellezza della vita quotidiana.

CHAMPAGNE TENUTA POL ROGER
Pol Roger era figlio di un notaio che, ammalatosi di una malattia incurabile, non poté più esercitare la professione. Pol Roger inizia, quindi, a lavorare come grossista di vini, ma matura presto l'idea di aprire una propria attività produttiva. Nel 1849, realizza il suo sogno in Aÿ, il suo paese di origine. Il suo principale cliente è un commerciante che lo aiuta a sviluppare l'attività molto velocemente. Nel 1851, si trasferisce a Épernay. Già nel 1855, inizia a produrre principalmente champagne brut, conscio del fatto che fosse il preferito dagli inglesi. Nel 1899, il fondatore muore ma il marchio ha già un notevole successo. Nel 1900, succede un disastro: buona parte delle cantine e degli edifici crolla, e l'azienda perde cinquecento botti e un milione e mezzo di bottiglie. I figli di Pol Roger, che in quel periodo gestivano l'azienda, con molta determinazione, riprendono l'attività, superando la catastrofe. Progrediscono velocemente le esportazioni, e l'azienda acquisisce come clienti per molte case reali. Poi però, nel 1929, arriva la crisi economica e, successivamente, durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi occupano la Francia, rallentando la produzione e l'acquisto di champagne. Nel 1955, si avverte un generale miglioramento nelle vendite e nelle esportazioni. L'azienda decide, quindi, di ampliare il portafoglio dei prodotti e, nel 1961, lancia un rosé vintage. Nel 1975, viene lanciata, al Blenheim Palace e solo in versione magnum, la celebre cuvée Winston Churchill. Nel 1998, gli Stati Uniti diventano il più grande mercato d'esportazione. Nel 2001, viene prodotta una nuova cuvée demi-sec: Rich. Nel 2007, viene lanciata Pure, una cuvée extra brut.
Produzione
La Maison Pol Roger è conosciuta in tutto il mondo come la "cantina più fredda dello Champagne", in quanto si avvale di temperature molto basse durante la fase della prima fermentazione. Questo è dovuto al fatto che possiede delle cantine molto profonde e, quindi, più fredde (la temperatura media si aggira intorno ai 9°C). Un'altra peculiarità della casa è il rémuage effettuato rigorosamente a mano, per il quale, nello staff, figurano quattro rémuer ufficiali dei quindici che operano tuttora nella zona di Champagne. In seguito al dégorgement, il riposo delle bottiglie è di 12 mesi per lo champagne Sir Winston, 6 mesi per gli champagne d'annata e 3 mesi per i non millesimati.

CHAMPAGNE TENUTA RUINART
All’origine di tutto troviamo il nome del monaco benedettino Dom Thierry Ruinart, vissuto a cavallo tra XVII e XVIII secolo, teologo e storico, ma soprattutto persona brillante, intuitiva e visionaria, che a soli 23 anni, sentendo parlare di un nuovo vino non ancora chiamato “Champagne” ma particolarmente in voga tra gli aristocratici parigini, riuscì a comprendere che quello che allora era identificato come “vin de bulles”, ovvero vino con le bollicine, avrebbe avuto un grande futuro.
Da qui ha preso le mosse la storia di quella che è la più antica Maison di tutta la regione della Champagne. Una storia che è ufficialmente iniziata il 1° settembre 1729, quando Nicolas Ruinart, 33 anni, commerciante di drapperie in Reims come il padre e nipote di Dom Thierry Ruinart, apre il suo primo registro contabile dedicato proprio al “vin de bulles”.
Le prime bottiglie sono destinate ai suoi clienti tradizionali come regalo dopo l’acquisto di drappi e stoffe. Ma Nicolas è un uomo d'affari accorto e raffinato, dotato della stessa visione pionieristica dello zio Thierry Ruinart. La storia gli dà ragione: solo sei anni più tardi infatti la famiglia abbandona il commercio dei tessuti per dedicarsi al commercio dello Champagne.
La Maison cresce rapidamente: dalle 170 bottiglie vendute nel 1730 si passa alle oltre 36mila del 1761, fino alla definitiva affermazione durante l’Ottocento. Uno stile che si basa sullo chardonnay e sulla sua eleganza, senza mai perdere di vista densità e volume.
Che siano Champagne Brut, Champagne Blanc de Blancs o Champagne Rosé, tutti gli Champagne targati Ruinart sono Champagne unici e riconoscibilissimi, contraddistinti da una purezza ineguagliabile, e che valgono assolutamente tutto il prezzo che costano. Acquistato nel 1963 da Moët et Chandon, oggi parte del più grande gruppo LVMH, il marchio Ruinart continua a essere ancora adesso indiscutibilmente sinonimo dei migliori e dei più eccellenti Champagne.
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