dinamico, affilato, evoluto, minerale

complesso, sapido, elegante, grande beva

importante, profondo, lungo, raggiante

distinto, caldo, rotondo, armonioso

solido, succoso, balsamico, potente

equilibrato, longilineo, fresco, immediato

lussureggiante, scattante, elettrico

GRECHETTO60% DRUPEGGIO20% MALVASIA20%
Prima annata prodotta per questo nuovo e ambizioso progetto all made in Argillae e da un punto di vista climatico certamente tra le migliori annate degli ultimi vent’anni.
Note degustative: l’annata particolarmente fresca ed equilibrata si riflette pienamente in questo vino. In apertura i fiori gialli si succedono al mango e alla frutta tropicale matura. Seguono poi sentori balsamici e di sottobosco che si alternano alla mandorla. In chiusura, netta ed elegante, spicca una nota di idrocarburi e di pietra focaia tipica dei grandi bianchi da lungo invecchiamento. Al palato il vino conferma la complessità aromatica promessa all’olfatto.
Pienezza e corposità sono sorrette da una bellissima freschezza che denota e promette ancora molti anno di longevità. Il Primo d’Anfora 2016 è certamente un vino bianco di grande struttura ma di eleganza sopraffina.

GRECHETTO60% DRUPEGGIO20% MALVASIA20%
Annata tra le più calde della storia moderna ma non per questo di minor bravura enologica. Sono infatti le annate difficili a regalare le più grandi soddisfazioni.
Note degustative: Fiori gialli in apertura si alternano a sentori delicati di frutta candita e erbe aromatiche. Man mano che la temperatura sale note di miele e mandorla tostata prendono il sopravvento. Avvolgente e imponente al naso questo vino prosegue con opulenza in bocca regalando un sorso pieno, corposo e caldo. Un bianco importante e voluminoso capace di reggere persino abbinamenti con cacciagione e carni rosse.

GRECHETTO60% DRUPEGGIO20% MALVASIA20%
Annata di eleganza e finezza, leggiadra e delicata anche sui vini.
Note degustative: In apertura i fiori bianchi e il gelsomino si alternano alla frutta tropicale. Note di erbe aromatiche seguono e si dissolvono al salire della temperatura. Emerge così la mandorla fresca e un sottilissimo accenno quasi impercettibile di pietra focaia. Leggero e fine all’olfatto il vino resta tale anche al palato dove entra con freschezza e leggiadria. Acidità non invadente ma bella verticalità, lunghezza e chiusura nitida e pulita. L’annata 2018 si distingue per leggerezza ed eleganza orientandola verso abbinamenti con piatti vegetali, a base di pesce o ai formaggi freschi.

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