Logo
Recensione inviata. Grazie!
Prodotto aggiunto al tuo ordine
Immagine voce

Tozzetti di Fichi e Prugne

€ 12.00

Il biscotto che non manca in alcuna casa del Cilento e tipico del periodo invernale.
gr. 500

Aggiungi all'Ordine

Freselle

€ 13.00

Secoli di storia per quelle che erano anche chiamate “pane dei crociati”; furono un alimento essenziale consumato durante il periodo Medioevale dai soldati che si recavano in Terra Santa.
La semplicità di conservazione, hanno poi reso le freselle una reale alternativa al pane molto complicato da gestire, soprattutto durante lunghi viaggi.
Anche la forma è legata al viaggio: il buco centrale, infatti, era un'esigenza funzionale; infatti, queste dure ciambelle, venivano trasportate e conservate in una corda, in cui venivano infilate come a formare una grossa collana.
Le freselle tradizionalmente, prima di essere consumate, venivano bagnate direttamente in acqua di mare e poi condite con pomodoro fresco. Venivano però usate anche dai pescatori come fondo per le zuppe di pesce durante i lunghi giorni di pesca.
La versione del Vecchio Mulino è prodotta con farine ricavate da grani del Monte Frumentario, lievito naturale e cottura nel forno a legna.

Consigli per la consumazione
Bagnare sotto acqua corrente oppure in una bacinella per il tempo necessario ad ottenere la consistenza preferita e tenendo conto che la reidratazione continua anche dopo l'uscita dall'acqua.
Conservazione
In sacchetti per alimenti ben chiusi o in scatole di latta, possono durare più a lungo.
Degustazione e abbinamenti
E' l'alternativa al “viscuotto” per la tradizionale “acquasale” cilentana la cui composizione cambia, praticamente, da famiglia a famiglia. La mia prevede di mettere sul pane bagnato qualche pomodorino spunzillo schiacciato, filetti di alici dissalate, cipolla fresca, peperoncino piccante fresco, olive ammaccate, melanzane sott'olio, origano selvatico, olio extravergine di oliva e sale.
Semplicemente bagnato è molto interessante al posto del pane “normale”.

Ingredienti: Farina di grano tenero tipo 1, acqua, lievito naturale, sale.
prezzo al kg

Aggiungi all'Ordine
Immagine voce

Taralli scaldatelli

€ 14.00

Ennesimo figlio della prolifica creatività partenopea, era una vera benedizione per la tasca, per il palato e per la sopravvivenza: il grasso che conteneva era infatti molto calorico: agli avanzi di pasta lievitata i fornai aggiungevano un po’ di “nzogna” (sugna) e parecchio pepe, manipolavano la pasta riducendola a due striscioline, le attorcigliavano tra di loro per poi formare una ciambellina poi infornata insieme al pane. Nacque anche un mestiere, quello del tarallaro. Costui sistemava i taralli caldi in una cesta, protetti da una coperta, se la caricava sulle spalle e girava la città in cerca di clienti
Dalla sporta si è passati addirittura all’esportazione sui mercati esteri.
Ciò è stato possibile perché il tarallo, da genere di prima necessità, è diventato un bene voluttuario, privilegiato da un target giovanile.
Questa versione cilentana è prodotta con farine ricavate da grani del Monte Frumentario, lievito naturale e prevede due cotture: prima vengono bolliti in acqua bollente e olio; quando riaffiorano vengono passati per mezz’ora nel forno a legna fino ad ottenere una bella doratura. Questa doppia cottura genera la tipica croccantezza e fragranza.

Consigli per la consumazione
Per gustare appieno la fragranza è preferibile riscaldare leggermente in forno a temperatura bassa oppure vicino ad una fonte di calore
Conservazione
In sacchetti per alimenti ben chiusi o in scatole di latta, possono durare più a lungo.
Degustazione e abbinamenti
Per l’aperitivo, in accompagnamento ad olive e affettati artigianali. Consigliato l’abbinamento con la birra artigianale del Vecchio Mulino.

Ingredienti: Farina di grano tenero tipo 1, acqua, lievito naturale, olio e.v.o., semi di finocchietto selvatico, sale.
prezzo al kg

Aggiungi all'Ordine

Lasciaci una Recensione

Ti stai trovando bene?